Ultimo aggiornamento
20/05/2024, 10:33
10 feb 2022
Agenzia
Il Consiglio d’Ambito di ATERSIR, nella seduta del 10 febbraio, ha approvato 311 progetti candidati ad essere finanziati con i fondi del PNRR gestiti dal Ministero della Transizione Ecologica.
Come noto il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza nel suo complesso destina una parte significativa delle sue risorse - oltre il 30% - alla transizione ecologica e all’economia circolare (Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica).
I primi bandi, usciti in ottobre del 2021, sono destinati agli Enti di Governo d’ambito – ATERSIR per la regione Emilia-Romagna – per finanziare iniziative di miglioramento e meccanizzazione della raccolta differenziata, nuovi impianti o miglioramento degli impianti esistenti per il trattamento e riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata e impianti innovativi per particolari tipi di rifiuti. Per questi interventi il PNRR mette a disposizione 1,5 miliardi di euro, di cui il 60% destinati alle regioni del centro e sud Italia.
I soggetti che lavorano nella nostra regione su questi temi hanno sviluppato in pochi mesi ben 311 progetti e li hanno portati, compatibilmente ai tempi strettissimi, al confronto con i sindaci nelle sedi ATERSIR per avere l’approvazione dei Comuni alla realizzazione dei progetti previsti nei territori di competenza.
Inoltre, considerato che l’obiettivo di questa linea del PNRR è quello di contribuire a sviluppare l’economia circolare, tutta l’azione è stata costruita in un confronto attento e approfondito con la Regione, che ha fatto dell’economia circolare e della transizione ecologica uno dei pilastri del proprio programma di sviluppo, soprattutto nella programmazione della gestione dei rifiuti come testimonia il nuovo Piano Regionale di gestione Rifiuti e Bonifica delle aree inquinate (PRRB) recentemente adottato dalla Giunta. La stessa Regione ha valutato e supportato l’intero sviluppo della proposta progettuale che ATERSIR proporrà nei prossimi giorni al Ministero in maniera diretta e approfondita.
Quello che ha approvato il Consiglio d’Ambito di ATERSIR è un pacchetto di servizi, attrezzature e impianti che su tutta la Regione hanno un valore di quasi 500 milioni di euro, di cui circa 374 verranno richiesti al Ministero attraverso i bandi del PNRR. Servizi, attrezzature e impianti che consentiranno di migliorare ulteriormente la raccolta differenziata nella nostra regione (già a livelli di eccellenza) e di dare un forte contributo all’effettivo riciclaggio e recupero delle frazioni che i cittadini raccolgono in maniera differenziata.
288 proposte afferiscono alla Linea A di investimento, mentre 13 riguardano la Linea C e 10 la Linea B. Le proposte presentate riguardano fra gli altri: la realizzazione di contenitori eco-smarty per migliorare la raccolta delle frazioni; la digitalizzazione dei Centri di Raccolta dei rifiuti aperti a cittadini e imprese; la realizzazione di sistemi di sorveglianza dei conferimenti da parte dell’utenza; la realizzazione di Centri del riuso dei rifiuti con strumentazioni digitali all’avanguardia; la realizzazione di nuove isole interrate per la raccolta dei rifiuti nei centri storici cittadini; il trattamento di frazioni organiche dei rifiuti e fanghi di depurazione per produrre biometano; il recupero di plastiche e cellulosa dai prodotti assorbenti (es. pannollini); il recupero delle sabbie dalla raccolta dei rifiuti da spazzamento stradale; il trattamento finalizzato al riciclo dei materiali per i materassi dimessi; il miglioramento dei trattamenti per produrre biometano anche dalla frazione verde dei rifiuti.
Si tratta di un pacchetto articolato e consistente, di valore ben superiore al potenziale importo che il PNRR dovrebbe finanziare (si pensa a circa un centinaio di milioni), in modo da avere le maggiori chance possibili di ottenere fondi per i nostri territori.
“Questo è stato possibile grazie ad un lavoro di squadra approfondito, veloce ed attento - dichiara la Presidente di ATERSIR Francesca Lucchi Assessore del comune di Cesena – da parte dei soggetti che ci hanno lavorato: dalla nostra struttura e dal nostro Ente in generale, che ha la responsabilità dell’attuazione del programma nei confronti del Ministero e del Governo, ai gestori che hanno prodotto le proposte nei tempi stretti previsti, alla Regione che ha garantito indirizzi iniziali chiari e coordinamento nel corso dello svolgimento delle attività”.
Il Direttore di ATERSIR Vito Belladonna, che coordina anche gli ATO d’Italia sul tema dei rifiuti, dichiara: “Abbiamo visto ancora una volta una buona prova di efficienza, in condizioni di forte stress per i tempi strettissimi a disposizione, del complesso sistema che ruota intorno agli Enti d’ambito, ai Comuni e ai gestori, coordinati e indirizzati dalla Regione. Si è trattato di mettere insieme in tre mesi oltre trecento progetti che se finanziati daranno una forte spinta all’economia circolare sul territorio; iniziative a elevato contenuto di digitalizzazione e soprattutto idee progettuali, a vari stadi di sviluppo, proposte per essere portate a definizione e realizzate nei tempi a disposizione concessi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rispettando gli impegni assunti dal nostro Governo con l’Europa”.
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