PNRR per Servizio Gestione Rifiuti e Servizio Idrico - Un ruolo centrale per gli Enti d'Ambito

Data: 
12/01/2022

PNRR per Servizio Gestione Rifiuti e Servizio Idrico - Un ruolo centrale per gli Enti d'Ambito

SERVIZIO RIFIUTI

Lo scorso settembre è stato pubblicato il Decreto che assegna i primi finanziamenti relativi ai rifiuti nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). In particolare si tratta di 1.500 milioni di euro che saranno distribuiti su tutto il territorio nazionale (di cui il 60% alle regioni del centro-sud), compresi nell’Investimento 1.1 (Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti), Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), Componente 1 (Economia circolare e agricoltura sostenibile) del PNRR.

Gli investimenti, assegnati attraverso bandi, saranno destinati al miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani (Bando Linea A), all’ammodernamento (o ampliamento) di impianti esistenti e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata (Bando Linea B) e ad impianti innovativi per il trattamento/riciclaggio e lo smaltimento di assorbenti, fanghi di depurazione, rifiuti di pelletteria e tessili (Bando Linea C).

Il decreto e i successivi bandi hanno fissato i criteri per l’assegnazione delle risorse ai vari progetti che verranno presentati. Il finanziamento di una proposta dipende da una serie di criteri: alcuni legati alla capacità di presentare proposte valide e realizzabili; altri che dipendono dalla attuale qualità dei servizi che non premiano realtà come ATERSIR, in cui i servizi sono adeguati e conformi alle norme grazie agli investimenti già realizzati e finanziati con altre fonti e con le tariffe. A prescindere da queste valutazioni si tratta comunque di una importante opportunità per migliorare ulteriormente la gestione dei rifiuti urbani nella regione, nella direzione del recupero di materiali e quindi della sostenibilità e dell’economia circolare.

I destinatari dei 3 bandi emessi dal Ministero per le 3 linee di finanziamento sopra indicate sono gli Enti di Governo dell’Ambito (EGATO); per la regione Emilia-Romagna quindi destinataria dei fondi è ATERSIR.

L’Agenzia si è immediatamente attivata per costruire l’intero pacchetto delle proposte progettuali (da completare entro metà febbraio 2022) in stretta collaborazione con i Comuni e i gestori del servizio nei bacini gestionali. In queste fasi si sta tenendo conto il più possibile delle esigenze e delle caratteristiche dei territori, ma anche dei progetti già imbastiti dai gestori e aderenti alle condizioni dei vari bandi, avendo presenti i criteri di assegnazione che sono orientati al potenziamento del recupero di materia dai rifiuti, all’innovazione e alla digitalizzazione. Sempre ricordando che, come segnalato in precedenza, nella regione non si riscontrano situazioni di non conformità alle norme ambientali che sarebbero “premiate” dai finanziamenti.

Dal punto di vista di ATERSIR è importante segnalare il fatto che, per tutti i bandi, i destinatari dei finanziamenti sono gli enti d’ambito (ove costituiti e operativi, come nel caso dell’Emilia-Romagna); questo dato sottolinea come a regime il servizio di gestione dei rifiuti dovrebbe essere sovracomunale, regolato mediante enti d’ambito in coerenza con la riforma prevista sin dal testo unico ambientale 152 del 2006 (in realtà sin dal Decreto Ronchi del 1997 per i rifiuti e dalla legge Galli del 1994 per il servizio idrico integrato).

“Aver definito gli enti d’ambito quali destinatari dei finanziamenti per i rifiuti rappresenta la conferma definitiva che il disegno di governance a cui deve tendere il settore è quello incentrato sulla presenza di enti di dimensione regionale (o al minimo provinciali) - afferma il Direttore di ATERSIR Vito Belladonna, che è anche il coordinatore tecnico-scientifico nell’Associazione Nazionale degli enti d’ambito (ANEA) che si occupano di regolazione dei rifiuti - idonei per essere l’interfaccia dell’autorità nazionale ARERA, diventata competente anche per il settore dei rifiuti, e per regolare un settore che dovrebbe diventare sempre più maturo e organizzato per essere in grado di fare fronte alle sfide dell’economia circolare. Certo è un impegno molto gravoso per un piccolo ente come la nostra Agenzia. Abbiamo bisogno di un fortissimo supporto da parte di tutti, i comuni e i gestori, così come abbiamo avuto il fondamentale supporto della Regione nella fase di istituzione dell’ente, ormai dieci anni fa, e nelle norme tecniche che la stessa Regione ci ha messo a disposizione prima dell’avvento di ARERA, nella ricerca di questi finanziamenti pubblici dal Governo”.

[Per approfondimenti - pagina dedicata sul sito ATERSIR]

 

SERVIZIO IDRICO

Dopo i bandi sui rifiuti di cui si è detto sopra, stanno per essere pubblicati i bandi per il finanziamento di interventi sugli acquedotti per la riduzione delle perdite da parte del MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile). Secondo le bozze che sono state visionate in anteprima si tratta in questo caso di finanziamenti del PNRR riferiti alla Missione 2, programma di investimento 4.2, della Misura 4 (Garantire la gestione sostenibile delle risorse idriche lungo l’intero ciclo e il miglioramento della qualità ambientale delle acque interne e marittime), programma destinato in specifico alla “riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”.

Il finanziamento in questo caso sembra prevedere 900 milioni di euro, per il 40% destinati alle regioni del Mezzogiorno. La Regione Emilia-Romagna sta lavorando, con grande impegno, insieme al Governo per rendere il più possibile la misura coerente anche con le necessità delle regioni in cui il servizio è già di elevata qualità e in linea con le norme europee e quelle dell’Autorità Nazionale ARERA. In questa prima fase la definizione degli interventi è seguita attentamente e coordinata dalla Regione, per passare poi alla fase successiva quando, una volta pubblicato il Decreto, destinatari dei finanziamenti saranno gli enti d’ambito, e quindi ATERSIR per l’Emilia-Romagna.

“Anche per i finanziamenti di riduzione delle perdite nelle reti di acquedotto si profila un ruolo importante per ATERSIR. - continua il direttore ATERSIR, Vito Belladonna - Sarà fondamentale il raccordo in particolare con la Regione, che è già molto attivo e proficuo, ma anche con gestori e comuni. Accanto alla soddisfazione, devo anche esprimere una certa preoccupazione per riuscire a far fronte a tutti questi impegni contemporaneamente a tutte le altre attività che stiamo svolgendo.

Aggiungo anche un’osservazione: ad una prima lettura non sembra esserci in questi decreti lo spazio economico per rinforzare, come è assolutamente necessario, gli enti d’ambito. almeno per il tempo necessario a realizzare gli interventi del PNRR. Cercheremo di affrontare ancora questo tema, possibilmente col Governo e con tutti gli altri soggetti, per stimolare una necessaria azione di potenziamento delle nostre strutture, almeno per il periodo di realizzazione del PNRR prevista a metà 2026”.

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