Dall’1 gennaio 2023 aumenta la percentuale di sconto sulla bolletta dell'acqua per i cittadini in difficoltà

Data: 
04/07/2022

Il Consiglio d’Ambito di ATERSIR, nella seduta del 27 giugno, ha approvato la modifica del Regolamento sul Bonus Idrico integrativo locale: lo sconto in bolletta, per la quota di acqua indispensabile alla vita quotidiana, passa dal 50% al 75% per le persone in condizioni di disagio economico-sociale.

In relazione alle modifiche che l’Autorità Nazionale ARERA ha apportato nel corso del 2022 alle modalità di riconoscimento del Bonus Idrico e in considerazione delle difficoltà in cui versano utenti domestici residenti a seguito della pandemia e del conflitto in atto, ATERSIR ha ritenuto necessario modificare il suo regolamento per poter aumentare il proprio contributo aggiuntivo a quello di ARERA.

Il bonus idrico locale integra infatti il bonus sociale idrico nazionale regolamentato dall’Autorità di regolazione (ARERA) - definito con le delibere 897/2017/R/IDR, 63/2021/R/com e 106/2022/R/IDR del 15 marzo 2022 e successive modificazioni. Inoltre giova ricordare che il bonus integrativo non incide sulla tariffa dei cittadini poiché le risorse necessarie derivano da un apposito fondo.

Quali sono i bonus?

Bonus idrico ARERA (nazionale) → fino a 18,25 mc annui di acqua consumata per ogni componente del nucleo familiare sono scontati dalla tariffa al 100% le quote della bolletta di acquedotto, fognatura e depurazione per la parte relativa appunto a consumi fino a 18,5 mc all’anno per persona.

Bonus idrico integrativo ATERSIR (regionale):

Com’è ora Come cambia dal 2023

Per gli ulteriori 18,25 mc annui di acqua consumata per ogni   

componente del nucleo familiare sono

scontati dalla tariffa al 50% le componenti

di fognatura e depurazione

Per gli ulteriori 18,25 mc annui di acqua utilizzata per ogni 

familiare sono scontati dalla tariffa al 75% le quote

della bolletta relative ad acquedotto, fognatura e depurazione

 

Le agevolazioni integrative sopra indicate si sommano a quelle previste per il bonus sociale nazionale.

Il bonus idrico sarà riconosciuto automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda. Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio economico sono:

  • appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265,00

            euro, oppure

  • appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa)

            e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, oppure

  • appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di

            cittadinanza.

Per attivare il procedimento di riconoscimento automatico dei bonus sociali nazionali agli aventi diritto è necessario e sufficiente presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) ogni anno e ottenere un'attestazione di ISEE entro la soglia di accesso ai bonus, oppure risultare titolari di Reddito/Pensione di cittadinanza. Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici, oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva.

Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia - elettrico, gas, idrico - per anno di competenza.

Il periodo di valenza dell’agevolazione integrativa coincide con il periodo di valenza del bonus sociale idrico nazionale e ha durata di 12 mesi.

Il presente regolamento entra in vigore il 01/01/2023; fino ad allora si applica il regolamento ATERSIR approvato nel 2018.

 

“Il regolatore nazionale (ARERA) e quello locale (ATERSIR) stanno aumentando il livello di attenzione verso le fasce più deboli della popolazione - afferma Vito Belladonna, Direttore di ATERSIR - riconoscendo sconti in tariffa, in particolare per quella quota di acqua indispensabile alla vita quotidiana delle famiglie (potabile, igiene, cucina).

Questa manovra la trovo coerente con la strategia generale sull’acqua che, partendo dai devastanti effetti dei cambiamenti climatici, sta definendo interventi infrastrutturali ormai indispensabili, da realizzare in gran parte con risorse che derivano dalle nostre bollette.  E’ importante ricordarci che l’acqua non è un bene illimitato - mai come oggi lo stiamo vivendo sulla nostra pelle - e non è un bene a costo zero. Per averla dobbiamo prendercene cura e investire, consentendo nello stesso tempo che nessuno venga mai lasciato senza l’acqua necessaria per vivere, se si trova in vere condizioni di difficoltà socio-economica, e ovviamente, si impegna a non sprecarla, così come dobbiamo fare tutti, sempre.”

 

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