Servizio Idrico Integrato - Approvato il progetto per un nuovo potabilizzatore nell’Imolese

Data: 
18/02/2022

È stato approvato nei Consigli Locali di Bologna e Ravenna il finanziamento del progetto di realizzazione di un nuovo potabilizzatore a Mordano, località Bubano. L’intervento interesserà i confini orientali della provincia bolognese (da Castel San Pietro, passando per Dozza e Imola) e l’area più occidentale della provincia ravennate (da Conselice, passando per Massa Lombarda, S.Agata sul Santerno, Mordano, Bagnara per finire a Solarolo, Riolo Terme e Castel Bolognese). Si tratta di un progetto strategico per l’approvvigionamento idrico del territorio interessato, che ha richiesto analisi e approfondimenti successivi fino a quello attuale che dovremmo ritenere definitivo.

Perché un nuovo potabilizzatore?

Un nuovo potabilizzatore consente non solo di integrare le reti di Imola e Dozza, ma garantisce una maggior flessibilità di esercizio degli acquedotti locali di cui c’è effettiva necessità, particolarmente nel contesto del cambiamento climatico.

Il nuovo impianto dà modo di ottimizzare il lavoro dell’attuale impianto di trattamento per l’acquedottistica industriale, aumentando la disponibilità idrica (circa 30 litri al secondo) per i potabilizzatori di Castel S. Pietro, Conselice e S.Agata che servono utenze civili e per le utenze industriali di Imola. Questo consentirebbe anche di migliorare l’efficacia dei potabilizzatori precedentemente citati, garantendo nel contempo una miglior qualità dell’acqua potabile. Inoltre, il progetto prevede la modifica del sistema di disinfezione finale dell’acqua in uscita (Permanganato di potassio al posto del biossido di cloro) con conseguente abbattimento dei clorati, per i quali è previsto un limite in norma.

In ottica futura, si potrà inoltre considerare l’ipotesi di un potenziamento di questo polo produttivo di acqua potabile e industriale di origine superficiale, per una progressiva riduzione dell’utilizzo di acqua di falda.

Cosa verrà realizzato?

Il progetto del nuovo potabilizzatore, di potenzialità pari a 160 l/s, prevede anche la realizzazione della linea di trattamento fanghi e della sezione di filtrazione a sabbia sul trattamento industriale della potenzialità di 450 l/s, oltre alla sostituzione della precedente linea di disinfezione con biossido di cloro con una nuova linea che impiega il permanganato di potassio, come già accennato in precedenza.

L’iter del progetto

Il polo di Bubano nel comune di Mordano era già presente nei piani strategici regionali sulla risorsa idrica;  la prima ipotesi progettuale, richiesta al gestore HERA,  è del 2017. Fra il 2018 e il 2020 si è svolta e conclusa la Conferenza di Servizi (CDS) relativa a tutto il progetto, a seguito della quale si è ritenuto opportuno articolare il progetto in più stralci da approvare singolarmente. Quindi successivamente nel 2021 è iniziata la conferenza dei servizi sul secondo stralcio, che sarà approvato probabilmente nella primavera 2022.

I finanziamenti

Il progetto verrà finanziato in parte dalla Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) tramite il Piano Nazionale Acquedotti (PNA) che ha stanziato 1,37 milioni di euro per la progettazione. Il resto sarà finanziato dalla tariffa, come previsto, fatta salva la possibilità di accedere a ulteriori finanziamenti per la realizzazione delle opere.

Nel progetto presentato nel 2017, le spese previste ammontavano a poco più di 20 milioni di euro. Oggi, dopo quattro anni, si è individuata la necessità di un maggior investimento di 14 milioni di euro per ottenere dall’intervento una impiantistica più avanzata, maggior interconnessione e interoperabilità tra i bacini, l’ottimizzazione delle infrastrutture e degli impianti esistenti. A questo si aggiunge l’aumento dei prezzi delle materie prime che ha contribuito anch’esso in parte all’incremento.

ATERSIR e Regione continueranno a lavorare per individuare altri possibili canali di finanziamenti pubblici legati al PNA o al PNRR ad integrazione del primo contributo di fondi pubblici già acquisiti.

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