L’Emilia-Romagna dichiara lo stato di crisi regionale per gli effetti della siccità prolungata: è la decisione assunta dalla Cabina di regia per l’emergenza idrica, convocata con urgenza il 21 Giugno in Regione dall’assessore all’Ambiente, Irene Priolo, in accordo col presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, cui hanno partecipato – oltre all’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi – anche i gestori del servizio idrico integrato, ATERSIR (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari), Consorzio Canale Emiliano Romagnolo e naturalmente l’Autorità Distrettuale del fiume Po e l’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po.
A seguito delle decisioni prese dalla Cabina di Regia e sulla base dei dati ricostruiti con i gestori del servizio idrico, ATERSIR predispone e trasmette ai Comuni un’ordinanza “tipo” da adottare per limitare gli sprechi d’acqua e per la tutela delle risorse idropotabili nel periodo estivo.
Il modello di ordinanza è uno strumento operativo che l’Agenzia redige e i Comuni possono utilizzare e personalizzare in funzione del grado di criticità e di specifiche situazioni del loro territorio.
Di seguito le parole della Dirigente dell’Area Idrica di ATERSIR, Marialuisa Campani:
“Com'è noto la situazione meteorologica degli ultimi mesi ha inciso significativamente sul livello idrometrico dei fiumi e sulla disponibilità di acqua.
Al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse a disposizione, ATERSIR ha preso parte a diversi tavoli di lavoro sul tema. In particolare ha fornito il proprio contributo all'Osservatorio utilizzi idrici e ha partecipato alla Cabina di Regia sullo stato della Severità Idrica promossa dalla Regione Emilia-Romagna.
Dal punto di vista strutturale, oltre a continuare le attività previste dagli strumenti di programmazione per il miglioramento della rete, abbiamo candidato al finanziamento del PNRR interventi funzionali alla riduzione delle perdite idriche per un importo pari a 197 milioni di euro.
Infine, in un'ottica di sensibilizzazione della popolazione sul corretto uso della risorsa idrica ATERSIR ha proposto ai Comuni l'adozione di ordinanza che prevede la limitazione dell'uso di acqua potabile ai fini extra-domestici. Infatti, i cittadini hanno un ruolo strategico nel sistema idrico poiché riducendo i consumi contribuiscono alla conservazione della risorsa e aumentano la capacità di resilienza del sistema.”
In allegato lo schema di Ordinanza e la lettera inviata ai Comuni.