Ultimo aggiornamento
20/05/2024, 10:34
20 feb 2023
Servizio idrico
ATERSIR, l’Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i Servizi idrici e Rifiuti, con Determina 343 del 28 dicembre 2022, ha proceduto all’aggiudicazione a favore di Ireti spa della gara per la selezione del socio privato che si occuperà della gestione operativa del Servizio idrico integrato (Sii) nella provincia di Reggio Emilia. La selezione è risultata altamente qualificata dalla partecipazione di un altro primario concorrente, fra le più importanti multiutilities del paese.
Il Consiglio d’Ambito aveva deliberato infatti che l’affidamento della gestione del Servizio idrico integrato fosse affidato ad una società a partecipazione mista pubblica e privata, con socio privato industriale scelto mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica. La società mista Arca srl sarà titolare della concessione del Servizio idrico integrato per la provincia di Reggio Emilia, ad esclusione del comune di Toano; la concessione avrà inizio prevedibilmente il primo gennaio 2024 e avrà durata di 17 anni.
Il valore stimato del Servizio idrico integrato oggetto di affidamento sarà di 1 miliardo e 255 milioni di euro Iva esclusa. Con riferimento ai principali parametri economici della gara, il concorrente Ireti spa ha offerto un ribasso del 7,30% del fatturato annuo del servizio (Vincolo ai ricavi del Gestore, Vrg) e del 32% sui prezzi unitari dei lavori edili da realizzarsi nel periodo di concessione.
IMPEGNO TECNICO ED ECONOMICO - La gestione assegnata con questo atto comprenderà anche gli investimenti in infrastrutture per acquedotto, fognature e depurazione che il Gestore dovrà realizzare con copertura da parte della tariffa. Nello specifico si tratta di un notevole impegno tecnico ed economico-finanziario considerato che il livello di investimenti in questo territorio è già in partenza rilevante: nello scorso 2021 sono state realizzate opere del servizio idrico integrato per 37 milioni di euro, circa 71 euro per abitante.
Con l’affidamento, per effetto della gara, il gestore operativo anticiperà circa 80 milioni di euro nel periodo 2023-2032 rispetto al Piano proposto; anticipi di investimenti che riguarderanno la sostituzione di reti di distribuzione acquedottistiche o realizzazione di nuove reti – finalizzati a ridurre le perdite idriche -, impianti di adduzione e opere di captazione per quanto riguarda gli acquedotti con obiettivi anche legati alla riduzione dei consumi energetici; ristrutturazione, potenziamento e nuova realizzazione di opere e impianti della rete fognaria, con specifici interventi sui punti di collegamento di tale rete con quella dei canali superficiali; potenziamenti, adeguamenti e manutenzione ordinaria dei depuratori.
ATTIVITÀ FUNZIONALI ALLA NUOVA GESTIONE – Per poter procedere con la sottoscrizione del contratto di servizio e garantire l’avvio della nuova gestione a partire dal 1° gennaio 2024, nei prossimi mesi saranno sottoposti ai consigli comunali reggiani gli atti propedeutici alla costituzione di ARCA mentre IRETI formerà la Società Operativa Territoriale.
HANNO DETTO – “Oggi possiamo presentare con soddisfazione gli esiti di un percorso avviato circa 10 anni fa, nel corso del quale si è costruito un nuovo assetto di garanzia e gestione del Servizio idrico, bene comune fondamentale, per la durata di 17 anni”, ha detto il sindaco Luca Vecchi, presentando esiti di gara e nuovo modello di governance del Servizio a Reggio Emilia.
“Un percorso complesso, per una delle operazioni più complesse nell’ambito dei beni comuni, fatto soprattutto di approfondimento e verifiche – ha aggiunto il sindaco - che ci ha portato alla definizione di un assetto di governance fattibile e sostenibile anche sul piano economico, in cui il perno, la nuova società mista Azienda reggiana per la Cura dell’acqua, Arca srl, che è affidataria della gestione del servizio pubblico e titolare della concessione dello stesso servizio, è composta al 60% da parte pubblica e al 40% dal Socio operativo individuato, tramite la gara, in Ireti. Questo assetto, che ci risulta unico in Italia, unito alla proprietà già pubblica delle reti di distribuzione, significa un controllo pubblico solido da parte dei 42 Comuni reggiani attraverso Agac Infrastrutture, come voluto sin dall’inizio dai diversi attori istituzionali di questo progetto. Abbiamo quindi una governance consolidata da parte dei Comuni e nello stesso tempo un gestore industriale con forti competenze”.
Per i cittadini, ha concluso il sindaco, “non ci saranno variazioni nelle bollette collegate a questa operazione: le politiche tariffarie sono sotto controllo. I cittadini saranno informati in maniera capillare del motivo della comparsa sulle bollette del nuovo logo societario”.
“La governace che oggi possiamo presentare è coerente con la volontà popolare espressa dal 98% dei cittadini nel referendum del 2011 – ha spiegato il presidente della Provincia, Giorgio Zanni – Questa è la risposta dei sindaci reggiani, sin dalla deliberazione in materia definita nel 2015 dal Consiglio locale d’ambito di Reggio Emilia. E’ un’operazione dai forti contenuti solidaristici e di tutela dell’acqua quale bene comune sempre più importante e prezioso"
“Non sono aspetti secondari – ha aggiunto il presidente – il consolidamento e lo sviluppo degli investimenti sulla qualità e l’efficienza della rete idrica di distribuzione, che discenderanno con sempre maggiore efficacia dalla nuova governance e dai nuovi investimenti previsti: il contrasto agli sprechi e alle dispersioni idriche, in cui la rete idrica reggiana è già ad alti livelli, ci si attende non potrà che migliorare. Anche in questo, la nuova Società operativa territoriale, che si costituirà nei prossimi mesi, avrà un ruolo determinante, per gli esiti di un percorso inedito e ben progettato”.
La rete del ciclo idrico integrato serve nel Reggiano 41 comuni (Toano escluso) per un totale di oltre mezzo milione di persone, è costituita da circa 5.000 chilometri di impianti (100 chilometri di rete saranno sostituiti e rinnovati) e 31 acquedotti, oggetto di investimenti per circa 480 milioni di euro.
“Questa giornata segna un traguardo, di cui i Comuni reggiani possono essere orgogliosi, ma indica anche un nuovo inizio – ha detto Nico Giberti, coordinatore del Consiglio locale ATERSIR e sindaco di Albinea – Abbiamo costruito un’operazione importante sul piano delle risorse economiche, della durata temporale e della sostenibilità ambientale. I 17 anni di gestione previsti sono un impegno temporale rilevante ed altrettanto evidente è il livello sia economico, con forti investimenti, sia eco-ambientale: i periodi di prolungata siccità che attraversiamo ci ricordano costantemente quanto l’acqua sia un bene comune se possibile ancor più prezioso di quanto lo sia stato. Una risposta fondamentale su questo fronte è la riduzione della dispersione idrica e la nostra attenzione sarà alta anche sotto questo profilo. I Consigli comunali reggiani saranno chiamati prossimamente all’approvazione della costituzione della nuova società Arca”.
“Siamo di fronte a una scelta politica e a un passaggio amministrativo tutt’altro che banale che ci pongono all’avanguardia a livello nazionale nella gestione dei servizi pubblici ambientali. Diamo vita a un modello ambizioso, legato a una gara da 1 miliardo e 255 milioni di euro, molto complessa dal punto di vista tecnico”, ha sottolineato Lanfranco de Franco, assessore al Patrimonio del Comune di Reggio e consigliere Atersir Emilia-Romagna, che ha ricordato il lavoro svolto anche dalla collega assessora all’Ambiente Carlotta Bonvicini, che ha ricoperto la stessa carica in ATERSIR prima di lui. “L’affidamento prevede ora la creazione di una Società operativa territoriale (Sot), esecutore dei compiti operativi, con passaggio degli attuali circa 200 dipendenti al nuovo gestore”.
“Con questo affidamento di servizio – hanno dichiarato Marialuisa Campani e Vito Belladonna rispettivamente dirigente e direttore di ATERSIR – si coniugano le istanze reggiane dell’Acqua e delle infrastrutture da intendersi come ‘beni comuni’ anche mediante uno specifico presidio, e della gestione industriale degli aspetti operativi e finanziari, che così vengono affidati, dopo una gara importante, ad un soggetto solido e già radicato sul territorio, che dovrà anche costituire una società reggiana. Arca dovrà essere in grado di rappresentare la sintesi di tutto questo”.
Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Alessandro Verona amministratore unico di Agac Infrastrutture ed Elena D’Arrigo dirigente responsabile Sviluppo Business Unit Reti di Iren spa.
Ireti nel proprio piano prevede importanti investimenti sulle reti e gli impianti del ciclo idrico integrato finalizzati principalmente a ridurre le perdite idriche, oggi pari a circa il 23% (molto inferiori rispetto alla media nazionale del 40%), e la riduzione dei consumi energetici. Inoltre, il piano include la ristrutturazione, il potenziamento e la nuova realizzazione di opere e impianti della rete fognaria e manutenzione ordinaria dei depuratori.
“Siamo soddisfatti dell'esito della gara, che rappresenta una ulteriore conferma dell’impegno di Iren sul territorio emiliano - dichiara l’amministratore delegato e direttore generale di Iren Gianni Vittorio Armani - La gestione del servizio idrico integrato di Reggio Emilia già oggi è un esempio di eccellenza a livello nazionale e ci impegneremo a ridurre ulteriormente le perdite di rete scendendo fino al 15% entro il 2030, a favorire il riutilizzo e l’uso consapevole della risorsa, così da fornire risposte concrete ai sempre più attuali problemi di scarsità d’acqua."
20/05/2024, 10:34