Uno dei bandi del Programma mette a disposizione 900 milioni complessivi di investimento, di cui 360 milioni per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e 540 milioni per le restanti regioni finalizzati a ridurre le perdite negli acquedotti. La presentazione dei progetti deve avvenire entro il 19 maggio su piattaforma dedicata.
Saranno finanziati, oltre naturalmente a interventi pianificati di sostituzione di tubazioni obsolete, anche interventi di natura più tecnica e non meno importanti quali:
- installazione di strumenti smart per la misura dei parametri dell’acqua;
- modellazione idraulica della rete per conoscerne i punti di fragilità;
- installazione di valvole di controllo delle pressioni per la riduzione delle perdite.
I gestori del servizio idrico nella nostra regione hanno sviluppato in pochi mesi ben 15 macro-progetti e li hanno presentati e condivisi con gli amministratori nei consigli locali di ATERSIR, pur nei tempi strettissimi che caratterizzano questo Programma Nazionale.
Quello che ha approvato il Consiglio d’Ambito di ATERSIR è un pacchetto di interventi che su tutta la Regione ha un valore di 197 milioni di euro, di cui circa 132 verranno richiesti al Ministero attraverso il bando del PNRR mentre i restanti verrebbero finanziati in tariffa.
Così come richiesto dal Programma di Ripresa e Resilienza in tutti i progetti è presente una forte componente di digitalizzazione, elemento fondamentale per il successo in questo ambito; da ciò digitalizzazione, monitoraggio delle reti e riabilitazione dei tratti di rete, monitoraggio non solo delle perdite ma anche dei consumi mediante il cosiddetto smart metering, attivando quindi tecnologie innovative. Obiettivo finale di tutti i progetti in termini tecnici è la distrettualizzazione di ben 20.000 km di rete di acquedotto entro il 2026, ovvero la possibilità di tenere nei vari distretti che si vanno a creare la pressione a livelli adeguati ma non eccessivi limitando rotture e dispersioni.
Dichiarazione di Marialuisa Campani dirigente del Servizio Idrico di ATERSIR:
“In una regione che, come definito da ARERA nell'ambito delle verifiche sui macroindicatori della qualità tecnica, eccelle nella riduzione delle perdite idriche la volontà di presentare un progetto per ogni territorio e di investire quasi 200 milioni di euro per la riduzione delle perdite indica una particolare attenzione dei territori sul tema. Come ha dimostrato la siccità degli ultimi mesi la risorsa idrica è sempre più preziosa: la mission di ATERSIR continua quindi ad essere quella di preservare l'acqua anche attraverso la realizzazione di sistemi infrastrutturali e gestionali all'avanguardia che potranno essere realizzati in tempi relativamente contenuti se finanziati nell'ambito del PNRR.”