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06 jun 2022

Servizio idrico

Progetti a tutela della risorsa idrica nei territori montani - i finanziamenti del 2022

Anche nel 2022, grazie alla collaborazione fra ATERSIR e le Unioni dei Comuni, risultano in fase di approvazione numerosi progetti, finanziati dal Servizio Idrico Integrato dell'Agenzia, per tutelare la risorsa idrica in area montana.

Anche nel 2022, grazie alla collaborazione fra ATERSIR e le Unioni dei Comuni della Regione Emilia-Romagna, risultano in fase di approvazione numerosi progetti per tutelare la risorsa idrica in area montana finanziati dal Servizio Idrico Integrato di ATERSIR (ai sensi della Delibera di Giunta Regionale dell'Emilia Romagna n. 933 del 9 luglio 2012, meglio nota come D.G.R. 933/2012).

La D.G.R.933/2012 stabilisce indirizzi e linee guida relative alla gestione delle aree ravvicinate ai bacini idrici che alimentano sorgenti e corsi d’acqua a cui sono connessi gli acquedotti del territorio montano, nonché le relative aree di salvaguardia. Grazie alla tariffa del servizio idrico integrato è possibile reperire finanziamenti per favorire la riproducibilità della risorsa idrica nel tempo e di migliorarne il livello di qualità. Nella delibera sono definite le tipologie di attività che si possono attuare e le azioni di controllo e revisione.

I progetti 2022

Nel 2022 sono stati presentati 119 progetti dalle Unioni dei Comuni della regione. I progetti (di cui è a disposizione un elenco riassuntivo) sono in fase di approvazione da parte della struttura tecnica di ATERSIR: si tratta di un investimento per la tutela del territorio e della risorsa idrica di  2,3 milioni di euro.

Come funziona il procedimento? Il disciplinare ATERSIR

Il disciplinare stabilito da ATERSIR definisce le modalità operative per la gestione dei contributi a tutela risorsa idrica nel territorio montano ai sensi della D.G.R. n. 933/2012.

Lo scopo di questi contributi è quello di finanziare quegli interventi che non sono rivolti direttamente ai corpi idrici superficiali o sotterranei (tubature, fognature, etc), ma che favoriscono il buon mantenimento della risorsa idrica. Per fare alcuni esempi, sono considerati ammissibili:

  • interventi di manutenzione di formazioni forestali ripariali e di altri boschi situati negli impluvi;
  • interventi per la conservazione e il miglioramento di formazioni forestali (contenimento delle specie alloctone, i diradamenti, gli interventi fitosanitari e contenimento infestanti)
  • interventi di manutenzione delle opere di regimazione idraulica (canalizzazioni, briglie, fossi, tombini, drenaggi, ecc.)
  • interventi di manutenzione delle opere di sostegno e consolidamento dei versanti (muretti a secco, gradoni, grate, palificate, graticciate, inerbimenti, ecc.);

Il procedimento in fasi (semplificato)

  1. ATERSIR, ogni anno comunica ai soggetti aventi diritto i termini per la presentazione del programma degli interventi e gli importi massimi disponibili per i contributi suddivisi per Unione di Comuni;
  2. Sulla base degli importi comunicati i soggetti aventi diritto presentano un programma di interventi compilando le schede progettuali;
  3. L'Agenzia verifica l’ammissibilità degli interventi proposti e successivamente li approva con determinazione dirigenziale;
  4. ATERSIR comunica alle Unioni e ai Gestori le schede approvate con il relativo conto economico al fine di permettere al Gestore di definire tali costi per l’anno;
  5. I soggetti individuati come beneficiari dei contributi approvati trasmettono ad ATERSIR il progetto esecutivo e la relativa deliberazione di approvazione;
  6. Gli interventi devono essere conclusi entro l’anno, salvo proroghe concesse a seguito di motivata richiesta. I soggetti beneficiari provvedono tempestivamente a trasmettere ad ATERSIR comunicazione di fine lavori.
Ultimo aggiornamento

20/05/2024, 10:34

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